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Chiesetta del S.Natale

IN NAPOLI

A Capodimonte, per la Chiesetta del S. Natale, fondata da Madre Maria di Gesù Landi, vicino alla Basilica dell'Incoronata, Vincenzo Galloppi nel 1931 affrescò la cupola con una Natività del Messia, composizione di molte figure: I Magi col loro seguito e i pastori davanti alla Grotta di Betlemme adorano il Divin Pargolo. Suor Maria Consiglia delle Suore Ancelle della Chiesa, venuta a Napoli in età di sei anni dalla nativa Tunisi, ricorda il vecchio pittore mentre lavorava per questa cupola  e ne rievoca la figura. I soggetti del soffitto sono di G. Aprea. Per la parte decorativa Galloppi fu coadiuvato dal nipote, pittore Antonio Parmiciano, allora giovanissimo.
Dopo i lavori in questa Chiesetta, Vincenzo Galloppi ottanduenne lasciò l'andito, non il pennello. La sua forte tempra che gli aveva consentito di lavorare fino a tarda età dall’alba al tramonto, talvolta fra disagi non lievi, gli diede modo di continuare a dipingere per anni ancora e con immutato fervore.
Ora, come fosse considerata la sua opera, lo abbiamo visto dai citati pareri altrui nel corso di queste note, e non solo perché egli seppe esprimersi in modo ben distinto e in continuità d'una tradizione illustre, quella dell'affresco, ma principalmente perché, discostatosi dall'imperante accademismo, ancor vivo nella seconda metà dell'Ottocento, impresse nella sua vasta opera creativa singolari caratteri pittorici, immediatamente riconoscibili da chi abbia appena un po’ di dimestichezza con l'arte.
Ma meglio di chiunque parla la sua opera.
Ebbene, Vincenzo Galloppi pur stimato pittore, tra i primi affreschisti e decoratori del suo tempo, non valutò i suoi meriti, o non se ne curò, o forse non sapeva nemmeno d'averne. Visse umile tra gli umili, schivando la lode, applicando il suo ingegno al lavoro come adempimento d'un dovere umano e sociale, senza mirare ad ambizioni; poiché il più bel premio alla sua fatica fu anzitutto quello di sentirsi considerato un onesto lavoratore.



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