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L'Achilleion

CORFU'

Tra il 1891 e il 1893 è in Grecia assieme a Salvatore Postiglione per opere nell'Achilleion, Villa dell'Imperatrice d'Austria a Corfù, precisamente a Gastouri, non molto distante dal maggior centro dell'isola.
Qui Elisabetta d'Austria si fece costruire la sua Villa detta l'Achilleion, arricchendola di opere d'arte.

* * *
Riportiamo uno testo tratto da una guida turistica di Corfù


Visita all’Achilleion,
descrizione del palazzo e delle opere d’arte.


L’Achilleion fu costruito tra il 1889 ed il 1891 su progetti degli architetti italiani Raffaele Carito e Antonio Landi.
L’imponente palazzo è composto dal pianterreno (sede oggi del museo) e da due piani (sale del casinò, uffici, ecc.).
Degno di nota è che il suo interno ed i giardini sono ornati con opere d'arte ispirate quasi tutte alla mitologia greca.
Si potrebbe dire infatti che costituisce un vero omaggio ai miti greci e al fascino che li circonda.
E' costruito in una posizione ideale, sopra un'altura con un panorama stupendo tutt'intorno. E' circondato da giardini ben curati con una rigogliosa vegetazione, in cui risaltano le altissime palme esotiche. Un muro di pietre circonda l'edificio ed i suoi giardini. A sinistra della porta in ferro del cortile con la scritta AXIMEION, dalla quale si entra nel sito, ci sono due edifici ausiliari : l'uno (vecchia portineria e oggi biglietteria ) fu costruito contemporaneamente all'Achilleion, l'altro è la "Casa dei Cavalieri" che fu costruita dal Kaiser su progetto di E. Ziller per servire alle necessità del suo numeroso seguito.
Il portone centrale in ferro è fiancheggiato da colonne in stile dorico ed è coperto da una pensilina rettangolare sorretta da altre colonne, sempre doriche. Questa pesante porta è ornata da due bassorilievi in bronzo. Quello a sinistra rappresenta Zeus che colpisce i Titani con il suo terribile fulmine e quello a destra Achille completamente armato che sopra la sua quadriga corre insieme al suo auriga.

Entrando nel palazzo ci si trova in un'ampia sala con uno splendido affresco al centro del soffitto. E' opera del pittore italiano Galloppi e raffigura le quattro stagioni dell'anno e le ore in maniera allegorica come si soleva renderle simbolicamente durante quell’epoca.
Su questo dipinto gli angioletti con i fiori rappresentano la primavera, gli angioletti con le conchiglie sono l'estate, le donne con l'uva l'autunno e le fanciulle attorno al fuoco sono l'inverno. Nella parte superiore tra le nuvole, le ore, tenendosi per mano, si muovono a passo di danza. La decorazione del soffitto è completata da disegni ispirati a ritrovamenti degli scavi di Pompei.



In questa sala colpisce il semplice focolare in marmo scuro italiano. Inoltre vanno segnalate le due piccole statue della dea della Sapienza, Athena e di Ebe, dea dell'eterna giovinezza - opere dello scultore tedesco Heinemann - che si trovano sopra il focolare, e l'orologio dorato, dalla ricca decorazione, tra di esse. Di fronte c'è un bel quadro di Elisabetta con la corona, opera del celebre pittore tedesco Winterhalter, e al di sotto un semplice scrittoio bianco.
Dal fondo della sala si diparte la maestosa scalinata del palazzo che conduce ai piani superiori.
Su tutta la lunghezza della sua ringhiera in bronzo corrono figure della mitologia greca. Alla base della scala, salendo a destra, è stata eretta una statua in bronzo di Zeus, e a sinistra una di Hera. I due dèi, re e regina dell’Olimpo, sembrano accogliere il visitatore che entra nel grande atrio.
Lungo tutta la scala, fino al 2° piano dove finisce, ci sono sculture in marmo e in gesso (busti di Zeus e Niobe all'ammezzato, Artemide, Febo, Afrodite, Ermes, raffigurazione di prede di guerra, Pan e la sua compagnia).

foto : Le quattro stagioni



In un acquerello del Galloppi una delle terrazze dell'Achilleion



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