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Le Opere

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Chi volesse avere un'idea immediata, almeno del Galloppi affreschista, può vedere diverse sue opere, fra le più rappresentative e nell'istesso tempo ben conservate. Si trovano a Napoli, nella Chiesa di S. Nicola da Tolentino (Conosciuta anche come il Santuario della Madonna di Lourdes),  in S. Maria dell'Avvocata, a S. Giovanni in Corte in S. Maria del Soccorso, nella Chiesa di S. Gennariello al Vomero (nota anche come Piccola Pompei).

Notevoli sue opere, fuori Napoli, stanno in S. Ciro a Portici, ove i due grandi affreschi del Presbiterio sono intatti; a Castellammare di Stabia, nella Chiesa del Clero di Gesù e Maria; a Scanzano, sia nel Tempio del Cuore di Gesù e di Maria SS. Addolorata che nella Parrocchia del SS. Salvatore; nella Chiesa e Monastero dei Padri Paolotti in Taranto; in Grecia, a Corfù, nell'Achilleion.

Altri lavori dentro e fuori Napoli, sono in parte restaurati o per varie cause distrutti.
Spiccano, tra le opere distrutte, gli affreschi nella biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli  e nella Chiesa di Maria SS. Materdomini a Napoli in via Cagnazzi 48 a Capodimonte, dove esisteva una grande tela dipinta a olio al centro del soffitto della piccola navata,  misurava circa Mt. 3 x 1,80 e raffigurava il Concilio di Efeso. L'epoca di esecuzione è databile intorno al 1890, è andata distrutta a seguito di una caduta.

Opere rubate : Gesù tra i fanciulli 1927 e la Guarigione dello storpio due oli su tela 120x260, sono stati rubati nella Chiesa del Gesù di NOLA il 15 maggio 1991. (rif. Furti d'Arte de Rosa editore 1995 pag.44)

(foto a lato: Vincenzo Galloppi nel 1930).




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